lunedì 7 gennaio 2013

I Pittori del Circolo "Aroldo Bonzagni" di Cento (FE) espongono al Caffè Italia


Il monolito della Rocca di Cento (FE) svetta impenetrabile in attesa di interventi strutturali e altri edifici pubblici della città si trovano nella stessa situazione. Le feste natalizie sono state celebrate in tono sobrio, come una temporanea sospensione dei diffusi lavori di ripristino. In questo clima di restrizioni, anche la tradizionale mostra di fine anno del Gruppo di pittori "Aroldo Bonzagni" è stata rinviata a tempi migliori, al risveglio dei giganti di pietra che si scuoteranno dal letargo, liberandosi dai pali e dalle fasciature metalliche.
Il gruppo di pittori continua pertanto la sua attività annuale, con esposizioni ridotte in luoghi mirati e in particolari circostanze. E' iniziato il 3 gennaio il rapporto con lo storico Caffè Italia, dato in gestione temporanea al Centro Anziani di Cento. Si trova in via Guercino, di fronte al teatro, a due passi dal centro. Un locale ampio, con alcuni elementi architettonici che ricordano il fasto del primo novecento, quando era chiamato "il caffè dei signori". Non ci sono più i comodi divanetti e i camerieri in giacca bianca e farfalla nera degli anni '30, ma semplici tavoli con signore loquaci e uomini intenti alla lettura dei giornali o al gioco delle carte. I pittori del Circolo Bonzagni esporranno le loro opere in questo luogo di socializzazione per il migliaio di aderenti del Centro Anziani e per contribuire al rilancio del centro storico. Con cadenza bimensile, batterie di sei pittori si alterneranno nel locale nei prossimi mesi, presentando 12 dipinti. Alessandro Govoni è l'autore di due paesaggi di pioppi con campo di grano, su un fondo azzurrino. Fausto Chiari celebra due protagonisti della tradizione contadina, la spigolatrice e il mietitore, in una lirica rievocazione monocromatica. Claudio Bortoluzzi riproduce due vedute storiche, simbolo della città. Sono di Cesare Pasetto i due vasi di fiori, con chiazze di colori delicati e sfumati. Le tinte scure e contrastanti di Angela Cristi definiscono una realtà metafisica e inquieta. Acqua e cielo nei paesaggi di Mauro Fortini, dove un possente mulino a vento regola la distesa ideale di terreni allagati, come un'ottava meraviglia del mondo.



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